E' ormai un caso mediatico, quello che vede coinvolto Alberto Burchiello, docente di educazione fisica dell' istituto tecnico Marco Polo di Firenze. Come ricorderete, infatti, pochi giorni fa è stato scoperto in rete (su YouTube) un video che lo ritrae fumare in classe, difronte agli alunni. Ad aggravare ulteriormente la sua posizione, c'è il fatto che dalle immagini non si riesce a distinguere se quella armeggiata e fumata dal prof fosse una sigaretta o una canna. Attualmente sospeso dall' insegnamento, Burchiello si difende, affermando pubblicamente che quella era una semplice sigaretta girata da lui, ma contenente solo tabacco. Ma come si spiega allora la frase di uno degli studenti, che gli dice: "Bravo prof, ora anche le canne" ? I dubbi ci sono...
I ragazzi che hanno messo online il video, forse senza volerlo, hanno cacciato in un bel guaio il loro professore ed ora, coscienti del loro tanto innoquo quanto distruttivo gesto, gli rivolgono la loro solidarietà, dicendosi pronti ad occupare la scuola. Il preside dell' istituto, però, è riuscito a calmare i bollenti spiriti, senza però scendere nel dettaglio sulle sue intenzioni a riguardo.
Il caso è arrivato "in alto", ed è così che il ministro all' Istruzione Fioroni commenta "Dobbiamo ripristinare il rispetto delle regole e della serietà. I rimedi ci sono, abbiamo cambiato le sanzioni disciplinari per gli studenti e i docenti. Quello che occorre è che ciascuno si assuma la responsabilità di far sì che la legalità venga ripristinata erogando sanzioni".
Intanto però Burchielli ha messo online un nuovo video, nel quale cerca di difendersi dalle accuse: 1 minuto e 10 secondi per scusarsi e spiegarsi: "Per me resta uno scherzo di ragazzi che sono innocenti, tutto lì, per me non c'è altro. Non mi rendo nemmeno conto che sia una cosa così grave. Era una sigaretta di tabacco erano 25 anni che non fumavo, i ragazzi sono stati sorpresi da questo fatto e hanno approfittato per fare uno scherzo. Tutta questa cattiveria da parte loro non ce la vedo, sono ragazzi, non mi sento tradito. Non è normale che il professore ci caschi, però ci sono cascato". Insomma, sonore accuse al falso moralismo dei nostri tempi. Ma Fioroni aggiunge, in tono deciso: "Sono recenti i casi di strip-tease, travestimenti, punizioni corporali e assurdi divieti agli alunni: certi docenti dovrebbero essere pazienti di case di cura più che insegnanti responsabili dell'educazione dei giovani".
Autore: Redazione MyTag.it
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