Si racconta sulle pagine di Vanity Fair Luca Medici, meglio conosciuto dal grande pubblico come Checco Zalone.
E parla del suo nuovo spettacolo: il Resto Umile World Tour che, lungi dal dargli alla testa (e già il titolo è tutto un programma), gli ha anzi procurato una forte ansia da prestazione. Fiero della propria carriera artistica, Checco apprezza le soddisfazioni che gli procura, come ad esempio il fatto che Mediaset abbia deciso di mandare in onda, sotto Natale, alcune tappe della sua tournée.
Nonostante questo l''umiltà del comico non è stata minimamente intaccata. E il suo intento rimane quello di continuare a far ridere con le sue imitazioni, ma sempre nel pieno rispetto dei personaggi che scimmiotta.
Il fatto che il successo possa essere momentaneo lo preoccupa: “Di sicuro so che a 50 anni non farò il comico. Potrei aprire un ristorante, dedicarmi alla produzione, cinematografica o musicale” avendo anche imitato “Vasco Rossi, Carmen Consoli, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, Tiziano Ferro.
Quando l’ho preso in giro non aveva ancora fatto coming out, e io forse ero l’unico a non sapere che fosse gay. E ci sono andato giù pesante. Se ho ferito la sua sensibilità, gli chiedo scusa”.
Poi racconta “Il 29 giugno, poi, alla presentazione del nuovo palinsesto Mediaset, me la sono fatta sotto perché ho capito che tutti si aspettano da me grandissimi risultati. Ero al tavolo di Pier Silvio con Maria De Filippi, e già mi vedevo l’anno prossimo seduto al posto più sfigato, vicino all’uscita”.
Autore: Redazione MyTag.it
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