Che il cacao abbia effetti positivi sul sistema cardiovascolare è noto fin dal XVIII secolo, ma solo di recente sono stati intrapresi seri studi scientifici per controllare questa osservazione empirica.
L’ultimo è stato condotto da un gruppo di ricercatori olandesi,che ne hanno dato conto sull’ultimo numero degli Archives of Internal Medicine.
Lo studio, iniziato nel 1985, ha preso in esame un gruppo di persone di età compresa fra i 65 e gli 84 anni, suddividendolo in tre sottogruppi a seconda del loro abituale consumo di cacao, sotto forma sia di cioccolato sia di bevanda. Negli anni successivi hanno registrato lo stato di salute, e le eventuali cause di morte di tutti i volontari coinvolti.
È così risultato che fra quanti consumavano regolarmente cacao vi era una percentuale di ipertesi inferiore alla media, così come inferiore era il tasso di mortalità. In particolare, nel corso dello studio sono morte 314 persone, 152 delle quali per patologie cardiovascolari.
Fra questi ultimi, la presenza dei forti consumatori di cacao era inferiore alla metà rispetto agli appartenenti agli altri gruppi. In generale, il rischio di morte restava inferiore anche quando si prendevano in considerazione altri fattori rilevanti (peso, abitudine al fumo, consumo di alcool, sedentarietà, introito medio di calorie).
Secondo i ricercatori, da un esame accurato dei dati risulta inoltre che la mortalità inferiore non è imputabile meramente a un effetto di mitigazione dell’ipertensione esercitato dal cacao, ma anche da qualche altro meccanismo, probabilmente legato all’elevato tenore di antiossidanti (e in specie di flavonoli) che vi sono contenuti.
Autore: Redazione MyTag.it
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