Il significato dell'iniziativa denominata
inter.com/" style="color: #8e6607">SenzaInter,
sta tutto nella prima riga del manifesto on-line:
"Per quale motivo dobbiamo continuare a farci del male dando
appoggio ad una squadra apatica e smorta ?"
Bella domanda, molto più complessa di quanto possa sembrare a prima vista; alla quale io rispondo che il motivo non lo so, ma un anno senza Inter è un'autopunizione che non merito.
Io l'Inter la voglio e la voglio forte. E penso che in fondo non mancherebbe poi molto per avere quello che voglio.
Fino a due anni fa, il cruccio dell'interista era il gioco, che non vedevamo da tempo immemore. Da due anni giochiamo a fasi alterne, ma è chiaro che c'è un impianto di gioco su cui basarsi; ci sono idee che funzionano a volte bene, a volte male, ma almeno ci sono.
L'Inter ha un impianto di gioco talmente evidente che sovrasta la bravura dei singoli, gli stessi che fino a due anni fà erano la sola ancora di salvezza, secondo tutti gli opinionisti del ramo.
Si è detto così di Ronaldo e di Vieri, (a ragione) e si è provato a dirlo di Adriano, sbagliando: se l'Inter giocasse male, Adriano segnerebbe tra i venti e trenta gol all'anno, ci scommetto, ma scommetto anche che non vinceremmo niente comunque.
A mio parere, anziché scioperare, sarebbe meglio concentrarsi e togliersi di
dosso gli istinti auto-lesionisti.
E' la stessa cosa che dovrebbe fare la società che possiede i nostri
colori: basta isteria collettiva, basta sovrapposizioni, basta
personaggi ambigui, basta lamenti di ogni genere.
Si può solo lavorare; la Ferrari ha preso bastonate per vent'anni, poi ne è uscita così.
Autore: Redazione MyTag.it
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