AVEVA SOLO VENTIQUATTRO ANNI il ragazzo che si è tolto la vita dopo aver consultato alcuni siti internet dedicati al suicidio.8m.com/">suicidio.
Il ragazzo, originario della provincia di Bari, soffriva di forti crisi depressive e aveva tentato il suicidio diverse volte. È questo il motivo per cui i genitori lo tenevano sempre sotto controllo e lo facevano seguire da un medico. Le cure sembravano essere efficaci, ma era solo apparenza.
La sera del suicidio, il ragazzo è uscito di casa dicendo di andare ad un concerto a Bari. Poi è sparito. I genitori hanno cercato invano di rintracciarlo al cellulare e poi hanno deciso di controllare al computer la cronologia dei siti internet consultati dal figlio. Tra gli ultimi siti c’erano proprio quelli che spiegano i modi più veloci e indolori per togliersi la vita.
Un sito ha rivelato al ventiquattrenne che con il monossido di carbonio poteva morire, senza soffrire. E lui dopo averlo comprato in un ipermercato, si è chiuso in macchina per imbottirsi di farmaci.
Il padre del ragazzo ha denunciato l’accaduto ai carabinieri e ha chiesto che i siti incriminati vengano oscurati. Ha infatti dichiarato: “Voglio capire chi diffonde su internet informazioni di questo tipo e cosa li spinga a farlo. Non so se siano dei maniaci o degli sciacalli. Dico solo che questi siti vanno chiusi e i responsabili devono essere arrestati”.
Il web rappresenta oggi una fonte preziosissima di informazione, ma può diventarlo anche di provocazioni molto pericolose.
È giusto che circoli sulla rete ogni tipo di informazione senza filtro?
Autore: Redazione MyTag.it
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