All'indomani dei guasti aerei che hanno bloccato centinaia di passeggeri alle Maldive, quando scatta il diritto al risarcimento per i viaggiatori? E quali sono le possibilità di rimborso per i consumatori? Sul tema interviene l'Adiconsum: "La legge - ricorda l'associazione - prevede che il risarcimento spetta al tour operator che ha organizzato il viaggio, o in caso di viaggio diretto, al vettore responsabile del viaggio aereo".
In caso di negato imbarco o di cancellazione del volo, la compagnia "deve offrire al consumatore assistenza e risarcimento per i danni. La compagnia deve inoltre consentire la scelta fra il rimborso del biglietto e un'altra forma di trasporto fino alla destinazione finale, deve comunque provvedere a pasti, bevande, sistemazione in albergo e servizi di comunicazione (telefono/fax)".
Diverse le modalità di rimborso. La compensazione pecuniaria prevista è infatti di 250 euro per le tratte aeree fino a 1.500 km, di 400 euro per le tratte intracomunitarie superiori a 1.500 km e per quelle comprese fra 1.500 e 3.500 km, di 600 euro per le tratte superiori ai 3.500 km e al di fuori dell'Unione Europea.
Il trattamento per quanto riguarda il ritardo dei voli è invece differente a seconda del tempo e dei chilometri dei voli: almeno due ore per voli uguali o inferiori a 1.500 km e almeno tre ore per voli superiori a 1.500 km all'interno dell'Unione Europea e per voli tra 1.500 e 3.500 km al di fuori dell'UE. E in caso di ritardo di almeno cinque ore, la compagnia è tenuta al rimborso del biglietto aereo.
Fonte: HelpConsumatori
Autore: Redazione MyTag.it
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