Che il tema della puntata di AnnoZero andata in onda ieri fosse piuttosto caldo lo si sapeva, e non era roba da guru l' ipotizzare possibili discussioni in studio, anche animate. E Santoro non ha tradito le aspettative: Vittorio Sgarbi e Marco Travaglio hanno messo in scena un vero e proprio duello dai toni accesi, contornato da insulti e termini scurrili. A scatenare il battibecco è stato un servizio su Beppe Grillo e le sue critiche ad Umberto Veronesi: l' assessore alla Cultura di Milano non ha gradito, ed ha più volte minacciato di uscire dallo studio. Al termine del servizio e del breve stacco pubblicitario è sembrato che tutto fosse tornato alla normalità, ma questa era solo un' illusione: ogniqualvolta Travaglio prendeva la parola, Sgarbi interveniva di prepotenza interrompendolo, con Santoro in notevole imbarazzo. Massima tensione verbale in studio quando Travaglio ha affermato "Se non fossimo quel Paese nel quale Biagi..." senza riuscire a terminare la frase, causa interruzione di Sgarbi: "Siamo un grande Paese con un pezzo di m... come te"; Travaglio, irritato, ma contenuto, ha replicato ironicamente "Questa è la casa della Libertà, anzi il Popolo della Libertà" e Sgarbi non ha tenuto la bocce chiusa, dicendo "E tu sei il popolo del nulla...".
A questo punto sono partiti insulti ed accuse reciproche, con il critico che ha definito Travaglio "un diffamatore", un cantastorie, sostenendo che mai Biagi è stato allontanato di forza dalla Rai; a causare le sue dimissioni, secondo la sua tesi, sarebbe stato un cambio di orario che gli fu proposto e che lui non accettò. Santoro non è rimasto inerte, ma il carisma di Sgarbi lo ha sopraffatto, rendendo inutile ogni suoi intervento pacificatore. Di certo Annozero non ne è uscito bene, dopo esser stato teatro di uno scenario quasi tragicomico e grottesco.
Autore: Redazione MyTag.it
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