Continuano i ritrovamenti in Germania ed Austria di gatti colpiti dalla
influenza aviaria; ieri per la prima volta sono stati trovati due felini in
Austria contagiati dal virus, ma senza nessun sintomo evidente.
Questo provoca il riaccendersi della preoccupazione degli scienziati che il
virus, rimanendo a lungo latente, possa trasformarsi e diventare potenzialmente
pericoloso per i mammiferi e dunque per gli esseri umani.
Michael Perdue, scienziato del Programma sulla pandemia influenzale dell'Organizzazione mondiale della sanità ha affermato che" questo potrebbe potenzialmente rappresentare un rischio più alto per gli esseri umani. Perciò sono necessari ulteriori studi sul contagio nei gatti, soprattutto su come possono diffondere il virus nel loro habitat".
C'è da sottolineare che i gatti finora colpiti hanno superato l'influenza aviaria come gli uomini "vincono" un normalissimo raffreddore e quindi, probabilmente, il virus sta perdendo di forza man mano che si trasforma.
Sono da evitare, dunque, inutili allarmismi come quelli che si sono avuti in Germania in questi giorni, dove moltissimi gatti sono stati abbandonati e diversi felini randagi sono stati ammazzati nelle campagne.
In Europa, la presenza dell'H5N1 è stata finora accertata in Austria, Bosnia, Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Norvegia, Romania, Paesi Bassi, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria, oltre che in Italia.
Ricordiamo, se ancora ce ne fosse bisogno, che il pollo cucinato e, dunque, cotto non è assolutamente pericoloso per l'uomo, anzi per la qualità delle sue carni è assolutamente consigliabile da mangiare.
Autore: Marcello Tansini
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