Edoc Laundry, un'azienda con sede a Seattle che si occupa di urban-style streetwear, ha lanciato una campagna innovativa che si basa sui cosiddetti "alternate reality game", dei giochi in cui le persone cercano nel mondo reale indizi per risolvere enigmi.
La linea di abbigliamento Edoc Laundry integra l’ARG in magliette, cappelli e accessori. Questi ultimi infatti nascondono parole e simboli che una volta scoperti devono essere utilizzati dagli utenti/giocatori per “sbloccare” on-line i complessi elementi di una storia creata ad hoc.
Vestiti "parlanti" quindi che contengono indizi e segreti sulla storia di una fantomatica rock-band, chiamata Poor Richard: una storia tutta da scoprire, che ruota attorno a un misterioso omicidio.
Già nel 2000 l’Electronic Arts, casa produttrice di videogame, tentò di creare un gioco interattivo che coinvolgesse più media. Si chiamava “Majestic”, e prevedeva il pagamento di una quota mensile; inizialmente si attirò l’attenzione di numerosi giocatori ma la semplicità degli enigmi costrinse la software house, qualche mese più tardi, a porre fine all’esperienza.
I creatori di questa linea di vestiti, Elan Lee e Dawne Weisman, sono due veterani che hanno creato numerosi ARG, acronimo di Alternate Reality Gaming.
Ogni vestito conterrà un indizio particolare, ben nascosto. "Non sono solo di ottima qualità", dice il designer Elan Lee, "ma ogni capo è il componente di un gioco".
E sempre Lee conclude: "Tutto questo non è solo una questione di marketing innovativo o di un felice incontro tra internet e mondo della moda. Noi facciamo prima di tutto giochi e poi vestiti".
Autore: Michele Basso
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